Campionato Italiano Darfo Boario Terme-Strappo di Erbanno
Il sole è cocente, l’asfalto è rovente, lo strappo di Erbanno è corto, solo 300 metri, ma duri che affrontati per cinque volte incideranno nel finale. E’ quasi l’una, la gente cerca di ripararsi nei rari punti d’ombra. Lungo lo strappo ci sono diversi fan club dei corridori, i tifosi di Battaglin hanno montato un gonfiabile raffigurante il loro beniamino e sull’asfalto hanno scritto infinite volte con la vernice bianca “vai Batta”, poi ci sono anche i tifosi di Canola, di Filosi armati di campanacci, di Barbin, di Zardini di Berlato, di Zordan e anche di Busato, tutti con l’obiettivo di incitare i loro idoli.
La gente continua ad arrivare e ormai due ali di folla si sono formate sullo strappo di Erbanno. Poco dopo il passaggio dell’ “inizio corsa” transitano per la prima volta i quattro fuggitivi, Alessandro Tonelli, Michele Scartezzini, Giorgio Cecchinel, che ai piedi della salita ha staccato le mani dal manubrio per incitare la folla a tifare, e Davide Leone classe ’96.
Un paio di minuti dopo arriva il gruppo, tirato dalla Lampre-Merida, ancora folto, anche se le facce dei corridori mostrano smorfie di sofferenza e fatica. Il povero Davide Pacchiardo della GM Europa Ovini che si trovava nella prima parte del gruppo è stato vittima di un problema meccanico che lo ha costretto a fermarsi ai bordi della carreggiata, stretta, e ad aspettare la sua ammiraglia che fortunatamente era la prima ma per sua sfortuna l’unica bicicletta agganciata con dei laccetti era la sua e ciò gli ha fatto perdere tanto, troppo tempo per rientrare nel gruppo.
Dopo il passaggio dei corridori la gente si affretta a scendere dallo strappo per andare a un bar e fare il rifornimento di acqua fresca e ghiaccioli, per poi correre a riprendere le postazioni non appena è ripassato l'”inizio corsa”; per altri due giri sopravvive la fuga anche se al secondo giro si è staccato Davide Leone e al terzo Alessandro Tonelli. Dal quarto giro la situazione è cambiata anche se la Lampre-Merida ha continuato a scandire il ritmo in testa al gruppo mentre alcuni corridori stremati hanno perso contatto e poi si sono ritirati.
All’ultimo giro ormai non c’è più una squadra in grado di tenere sotto controllo la corsa e Giacomo Nizzolo, rimasto senza compagni di squadra, con intelligenza, affronta lo strappo di Erbanno in testa al gruppo ancora abbastanza folto. Poco prima dell’inizio dello strappo a causa di una sbandata di due corridori sono finiti a terra Domenico Pozzovivo e Franco Pellizotti che hanno dovuto dire addio al sogno tricolore anche se non erano nelle prime posizioni del gruppo.
by peterfaso