Oggi si disputerà l’ottava tappa del Giro d’Italia su un tracciato da 186 chilometri da Foligno (che ho trattato ieri) ad Arezzo. Nella tappa odierna ci saranno due traguardi volanti e due GMP, uno di terza categoria e l’altro nel finale di seconda categoria.
VIAGGIANDO CON IL GIRO. 8 – AREZZO
AREZZO
Carta d’identità di Arezzo:
- Stato: Italia
- Regione: Toscana
- Provincia: Arezzo
- Altitudine: 296 m s.l.m
- Superficie: 384,7 km²
- Abitanti: 99 386
- Densità: 258,35 ab./km²
- Targa: AR
- Nome abitanti: aretini o arretini
- Patrono: San Donato
- Giorno festivo: 8 agosto
Arezzo (in latino Arretium, in etrusco Aritim) è un comune italiano di 99 386 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia in Toscana. Si colloca al 4º posto della Regione Toscana per numero di abitanti dopo Firenze, Prato e Livorno.
TERRITORIO
La città di Arezzo è situata alla confluenza di tre delle quattro vallate che compongono la sua provincia. Direttamente a Nord della città ha inizio il Casentino, che è la valle percorsa dal primo tratto dell’Arno; a Nord-Ovest si trova il Valdarno Superiore, sempre percorso dall’Arno nel tratto che scorre fra Arezzo e Firenze; a Sud si trova la Val di Chiana, una pianura ricavata dalla bonifica di preesistenti paludi, il cui più importante corso d’acqua è il Canale Maestro della Chiana. Tramite l’agevole valico del Torrino e la valle del Cerfone, si ha accesso a Nord-Est alla quarta vallata, la Valtiberina, percorsa dal primo tratto del Tevere.
Il territorio del comune è molto ampio e vario: si passa dalla pianura che si apre sulla Val di Chiana e sull’Arno, alle colline, a Sud della città, a zone montuose, soprattutto ad Est. Come conseguenza della grande estensione del territorio comunale i comuni che vi confinano sono numerosi: sul lato della Val di Chiana ci sono Civitella in Val di Chiana, Castiglion Fiorentino, Cortona, Monte San Savino e Marciano della Chiana; sul lato del Valdarno superiore ancora Civitella in Val di Chiana, Laterina e Castiglion Fibocchi; sul lato del Casentino Capolona e Subbiano; sul lato della Valtiberina Anghiari, Monterchi e i due comuni umbri di Città di Castello e Monte Santa Maria Tiberina (toscano fino al 1927).
STORIA
Fondazione: Arezzo viene fondata sicuramente dalle popolazioni villanoviane, dopodiché subisce l’influenza degli Etruschi e cresce di importanza fino a divenire una delle dodici lacumonie d’Etruria. Le prime testimonianze archeologiche della futura Arretium, di cui non sappiamo tutt’ora il vero nome etrusco, risalgono alla fine del VI sec. a.C.: tratti di mura, resti dell’acropoli di S. Cornelio, resti della necropoli sul Poggio del Sole, la Chimera e la Minerva (bronzi del V e III sec. a.C., Museo Archeologico di Firenze), ceramiche greche di importazione (cratere di Euphronios, Museo Archeologico di Arezzo), vasi di bucchero.
Epoca Romana e Medioevo: Nel 311 a.C. Arezzo viene sconfitta e subisce l’occupazione di Roma. Nel III sec. a.C. la città, divenuta etrusco-romana, combatte a fianco di Roma contro i Galli Senoni accogliendo un presidio militare romano e divenendo un punto strategico per l’espansione di Roma verso settentrione. Successivamente, durante le guerre civili, Arezzo si schiera con Mario e Pompeo contro Silla, subendo poi la punizione di quest’ultimo e di Cesare che ne fanno una colonia. Arezzo cresce di importanza fino a divenire la terza città in Italia, durante l’epoca Augustea. Le mura vengono ampliate, sorgono l’Anfiteatro (II sec.), il teatro e le terme. Con Caio Cilnio Mecenate, divenuto ministro e consigliere dell’imperatore Ottaviano Augusto, si ha un grande impulso all’economia e all’arte. I vasi corallini prodotti ad Arezzo giungono anche in India.
Durante il Medioevo, nonostante il crollo del mondo romano e le invasioni barbariche, Arezzo mantiene prestigio ed importanza; è uno dei primi centri occupati dai Longobardi che costruirono castelli e pievi. Dopo la vittoria dei Franchi sui Longobardi, la città entra a far parte del Sacro Romano Impero Carolingio. Dai secoli X e XI sorge la figura del vescovo-conte, che vive nel castello fortificato di Pionta (Duomo Vecchio) e che inizia ad assumere il titolo comitale (1059). A causa della sua importanza economica e del suo prestigio, il vescovo viene nominato direttamente dall’Imperatore.
Il Libero Comune: con la ripresa successiva al Mille, si ha la nascita del Libero Comune, che limita il potere signorile delle autorità ecclesiastiche. La presenza di un console ad Arezzo è attestata fin dal 1098. Verso il 1200 avviene la costruzione di una nuova cerchia muraria, il cui perimetro raggiungeva i 2.600 m e si forma il borgo maestro. Nel Duecento sorgono edifici pubblici e case-torri; viene ultimata la Pieve di S.Maria. Alla fine del secolo inizia la costruzione della Cattedrale, in stile gotico, e delle chiese di S. Francesco e S. Domenico.
La vita è regolata dal Comune, prevalentemente ghibellino, il quale di estende su un vasto territorio e nascono scontri con i grandi Comuni vicini. Successivamente alla calata di Manfredi di Svevia in Italia, Arezzo si schiera apertamente con l’imperatore e sconfigge, unendo il proprio esercito con quello imperiale, l’armata guelfa di Firenze a Montaperti. In seguito alla sconfitta dell’esercito imperiale a Benevento, Arezzo rimane l’ultimo importante baluardo ghibellino, così il papato finanzia Firenze che, grazie anche a mercenari francesi, impartisce una dura sconfitta ai Ghibellini a Campaldino (1289). Nella disfatta muore anche Guglielmino Ubertini, vescovo di Arezzo. Firenze e Siena entrano in possesso di vasti territori aretini.
Con il risveglio culturale, si hanno Arti liberali e attività di rimatori (Guittone, 1235 ca. – 1294) e di artisti locali (Margarito d’Arezzo, 1236 ca. – 1293), seguiti da artisti fiorentini (Cimabue) e senesi (Pietro Lorenzetti); si ha l’apertura dello Stadium. Nel 1304 nasce ad Arezzo Francesco Petrarca.
La Signoria dei Tarlati da Pietramala: Guido Tarlati risolleva la città dalla sconfitta di Campaldino e avvia un nuovo periodo di sviluppo; c’è così un nuovo ampliamento della cita muraria. Succede a Guido Tarlati il fratello Pier Saccone, con il quale la città cade in decadenza e viene ceduta a Firenze. Riconquistata l’indipendenza, Arezzo vive una lunga crisi politica e viene ceduta di nuovo a Firenze (1384). L’ultimo artista aretino a lavorare in città nella seconda metà del 1300 è Spinello Aretino (1346 ca. – 1410). Nel Quattrocento l’avvenimento di maggior importanza è l’affidamento a Piero della Francesca degli affreschi del coro della chiesa di S. Francesco; nasce così il ciclo della Leggenda della Vera Croce.
Il 1500: il Cinquecento aretino è dominato da Giorgio Vasari (1511 – 1574) ed operano in città Guglielmo de Marcillat (vetrate della Cattedrale e della Ss. Annunziata) e Bartolomeo Ammannati.
La dominazione medicea è per Arezzo una catastrofe: viene realizzato un nuovo sistema di fortificazione, vengono distrutti il palazzo del Comune ed il Duomo Vecchio. I lavori di fortificazione portano al rifacimento della Fortezza e all’erezione di mura bastionate. Sorgono numerose dimore nobiliari e sulla parte superiore di Piazza Grande viene costruito il grande edificio vasariano delle Logge.
Dall’epoca granducale al 1861: sotto l’influenza fiorentina, si passa dallo stile gotico a quello rinascimentale. Durante il lungo periodo di dominazione fiorentina (prima sotto la Signoria medicea, poi entro lo Stato granducale dei Medici e dei Lorena), Arezzo ha un declino economico, sociale, culturale e demografico. Di questo periodo si ricordano solo Andrea Ceselpino (1519 – 1603) e Francesco Redi (1626 – 1698). Nel 1772, con la riforma comunicativa si ha la nascita del moderno Comune di Arezzo, dal punto di vista territoriale. Nell’Ottocento Vittorio Fossombroni (1754 – 1844) opera la bonifica della Valdichiana. Nel 1825 nasce il Compartimento aretino, primo nucleo della Provincia aretina. Con l’unificazione dell’Italia (1861) e l’annessione di Arezzo al nuovo Stato unitario, si ha la riconquista dell’autonomia amministrativa.
LUOGHI D’INTERESSE
Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2015 la popolazione straniera residente era di 11.773 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate sul totale della popolazione residente erano:
- Romania: 4.287
- Bangladesh: 1.302
- Albania: 1.207
- Pakistan: 916
- Filippine: 508
- Cina: 402
- Marocco: 376
- Polonia: 372
- Repubblica Dominicana: 237
- Sri Lanka: 194
PERSONE LEGATE AD AREZZO
- Gaio Cilnio Mecenate – mecenate
- Donato d’Arezzo – vescovo e martire
- San Leone Magno – santo
- Guido Monaco o Guido d’Arezzo (secondo alcune fonti sarebbe nato ad Arezzo; certamente vi ha trascorso gran parte della vita e vi ha svolto gli studi)
- Beato Benedetto Sinigardi – iniziatore dell’Angelus
- Cenne da la Chitarra – poeta
- Fra’ Guittone d’Arezzo – religioso e poeta
- Francesco Petrarca – letterato
- Dario Maestrini– medico e fisiologo
- Leonardo Bruni – umanista e scrittore
- Paolo Uccello – pittore
- Masaccio – pittore
- Piero della Francesca – pittore
- Bernardo Accolti detto l’Unico Aretino
- Michelangelo Buonarroti – scultore, pittore ed artista
- Mino da Poppi detto anche Mino da Fiesole
- Pietro Aretino – scrittore e drammaturgo
- Paolo del Bivi, detto l’Aretino – musicista
- Giorgio Vasari – storico dell’arte, pittore ed artista
- Andrea Cesalpino – medico
- Alessandro dal Borro – condottiero
- Ulisse Albergotti (XVII secolo) – scienziato ed astronomo
- Francesco Redi – medico e naturalista
- Vittorio Fossombroni – matematico ed ingegnere
- Cesare Burali-Forti – matematico
- Francesco Severi – matematico
- Ugo Spirito – filosofo
- Roberto Benigni – comico, regista ed attore
- Amintore Fanfani – politico
- Carlo Meliciani – cantante lirico, baritono
- Mario Cassi – cantante lirico, baritono
- Roberto Fabbriciani – flautista, compositore
- Emanuele Mignone – presbitero e vescovo
- Giovanni Mazzoni – cappellano militare, insignito di due medaglie d’oro al valor militare
- Giuseppe Benvenuti – medaglia d’oro al valor militare
- Dylan e Cole Sprouse– attori gemelli americani
- Licio Gelli – P2, appartenente alla loggia massonica, imprenditore
- Ermanno Randi – attore
- Maurizio Bianconi – politico
- Zerocalcare – fumettista e blogger
- Fulvio Wetzl – regista e scrittore
- Silvano Mattesini – architetto, storico e scrittore
- Patrizio Bertelli – imprenditore, amministratore delegato del gruppo Prada
- Fabrizio Ferrari – giornalista
- Enzo Boschi – geofisico
- Daniele Bracciali – tennista
- Andrea Scanzi giornalista, scrittore
- Il Cile – cantautore
- Domenico Giani – poliziotto e ispettore generale del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano
- Fabrizio Meoni – motociclista
- Roberto Vittori – astronauta
- Paolo Moretti – ex cestista e allenatore di pallacanestro
- Emanuele Giaccherini – calciatore
- Jovanotti – cantautore
- Fabrizio Barbacci – produttore discografico, compositore e musicista
- Fabrizio Simoncioni – sound engineer, produttore e musicista
- Negrita – gruppo musicale rock
- Enrico Salvi – chitarrista
- Mirco Sadotti ex calciatore
- Paolo Bruni – cantautore e musicista
- Maria Elena Boschi – politica e avvocato
- Giuseppe Mancini
- Alberto Pignattelli – ex calciatore
- Pierluigi Boschi – già vicepresidente dell’ex Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio
- Amedeo Carboni – ex calciatore
- Guido Carboni – ex calciatore
- Daniele Bennati – ciclista
- Alberto Castagna – giornalista e conduttore televisivo
- Michele Santucci – nuotatore
- Corrado Viciani – ex-calciatore e allenatore di calcio
- Giuseppe Sanarelli – scienziato, medico e politico
- Augusto Frullani – campione di pallone col bracciale
- Alfredo Aglietti – allenatore di calcio ed ex calciatore
- Enzo Ghinazzi in arte Pupo -cantautore, paroliere e conduttore